“Ascoltare attraverso le mani, non con le mani” D.O. R.E. Becker

Siamo fisioterapiste a indirizzo osteopatico, specializzate in biodinamica cranio-sacrale e osteopatia pediatrica. Siamo indipendenti e lavoriamo in differenti ambiti. Ci accomuna la passione per l’anatomia e la ricerca in ambito osteopatico e pediatrico.

Ci siamo avvicinate all’osteopatia più di 30 anni fa, iniziando a seguire corsi e completando formazioni con importanti insegnanti osteopati come: D.O. Nicette Sergueef, Dott Bhadrena Tschumi Gemin, D.O. Kavi Gemin e Dott Franklin Sills.

Appartiene alla nostra professione l’intenzione di vedere dove struttura e funzione sono entrate in disequilibrio e, attraverso un tocco consapevole e delicato, aiutarle a ritrovare l’armonia in modo da riprendere a “vivere” insieme con equilibrio.

Noi lavoriamo secondo i principi dell’osteopatia craniale, che nominiamo come cranio-sacrale biodinamico, per la particolare attenzione che poniamo nell’ascolto alla globalità del sistema e alla forza della salute.

Per noi “dare una seduta di terapia cranio-sacrale” significa porre l’attenzione alla linea mediana del paziente.

Consideriamo la linea mediana non solo come colonna vertebrale ma anche come insieme di membrane che vanno dal cranio al sacro includendo il liquido cerebrospinale (liquor) e il sistema nervoso nella sua totalità.

Tutti i corpi viventi rispondono ad un movimento ritmico di apertura e di ritorno che pervade ogni cellula.

Questo viene definito Movimento Respiratorio Primario, dettato dalla produzione e dal riassorbimento del liquido cefalo rachidiano.

A.T. Still (1828-1917), fondatore dell’osteopatia e dell’American School of Osteopathy, ha dato questa definizione: “L’osteopatia è una scienza, un’arte, una filosofia”.

E’ una scienza perché ci basiamo sullo studio e la conoscenza dell’anatomia e della biomeccanica del corpo umano.

Un’arte perché abbiamo bisogno di passione, di pazienza, di creatività e di intuito.

Una filosofia perché è un approccio particolare nei confronti dell’essere umano: ci richiede di essere neutrali e la capacità di rimanere presenti e attendere.

Noi lavoriamo appoggiando le mani sul paziente.

In questo modo “fotografiamo” la “sua” anatomia cercando di osservare e sentire i disequilibri, le disfunzioni presenti, ma anche la potenza delle forze rigeneratrici.

L’anatomia è l’alfabeto, il codice comune per tradurre ciò che sentiamo.

E’ molto importante la nostra neutralità di operatore per essere obbiettivi in ciò che ascoltiamo senza voler influenzare e modificare il sistema.

Il sistema è il soggetto, l’individuo fatto di tessuti (ossa, legamenti, muscoli, fasce), di fluidi (sistema liquorale, linfatico, circolatorio), del sistema nervoso e viscerale.

L’intenzione del nostro lavoro è di dedicare la totale presenza al sistema, ascoltandolo nella sua totalità.

Nell’approccio funzionale è fondamentale che il cliente trovi una posizione di agio; il riequilibrio avviene in modo armonioso e senza dolore. Con l’aiuto delle mani del terapista la disfunzione si normalizza con un rilascio dei tessuti e quindi dei fluidi.

Il terapista diventa in questo modo un’opportunità, una possibilità per la Salute di risuonare in quel sistema.

La Salute è il progetto, è la matrice, è l’impronta che organizza la vita di ognuno di noi.

Il lavoro che passa attraverso le mani con questo approccio tende a portare il paziente in uno stato di rilassamento e di benessere dove possono sciogliersi con naturalezza tensioni e traumi.

Barbara De Pasquale, fisioterapista, terapista cranio-sacrale, osteopatia funzionale, scienze osteopatiche pediatriche

Luisella Gerevini, fisioterapista, osteopatia funzionale, scienze osteopatiche pediatriche

Anna Giuppari, fisioterapista, osteopatia funzionale, terapia cranio-sacrale pediatrica 

Anna Gemelli, fisioterapista ed osteopata